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MEDIAZIONE FAMILIARE dott.ssa Beatrice Benenati

Il supporto psicologico e la tutela giuridica per le coppie e famiglie in separazione

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Cos’è la Mediazione familiare

La mediazione familiare è un intervento professionale rivolto alle coppie, alle famiglie e finalizzato a riorganizzare le relazioni familiari in presenza di situazione di criticità o di una volontà di separazione e/o di divorzio.

La Mediazione Familiare si configura come l’intervento di un professionista “neutrale” nel conflitto che accompagna il processo di separazione e di divorzio.

La Mediazione Familiare offre un contesto strutturato che aiuta i coniugi a rimuovere le loro difficoltà comunicazionali durante la fase di separazione e a tener conto delle specifiche necessità psicologiche ed emotive del partner e dei figli, proponendo uno schema orientativo di soluzione delle controversie.

La Mediazione Familiare si struttura in una serie di incontri (da un minimo di 3 ad un massimo di 12/13 incontri).

Il fine è quello di redigere attraverso un percorso di negoziazioni a tappe, un documento di accordo che i coniugi presenteranno poi al giudice per la necessaria ratifica ufficiale.
Il mediatore è un terzo soggetto imparziale, equidistante e professionalmente preparato che aiuta la coppia a stabilire una comunicazione costruttiva ed efficace. La figura del Mediatore Familiare serva a evitare che la coppia corra il rischio di venire schiacciata dalla crisi.

La separazione si può definire compiuta, in senso evolutivo quando vengono risolti i nodi relazionali legati ai ruoli coniugali che hanno portato alla dissoluzione del matrimonio. Rimangono, anche se trasformati, i ruoli genitoriali. I due partner rimangono quindi genitori e sarà su questo compito che essi dovranno imparare a lavorare insieme, riducendo così la sofferenza e il disorientamento nei figli.

L’obiettivo è offrire agli ex coniugi un contesto strutturato e protetto dove poter raggiungere accordi concreti e duraturi su decisioni che riguardano la loro relazione genitoriale e quella con i loro figli (come l’affidamento e l’educazione dei minori).

La Mediazione Familiare si svolge quindi attraverso un ciclo di sedute concordate con la coppia.

Ecco, in sintesi, le opportunità che la Mediazione familiare offre: 

  • Attenzione alla comunicazione tra le parti interagenti.
  • Accoglienza delle emozioni e della sofferenza.
  • Attivazione delle risorse familiari.
  • Aiuto al raggiungimento dell’adattamento alla separazione nel rispetto della fase del ciclo vitale in cui la famiglia si trova.
  • Ampliamento del campo di osservazione alla rete relazionale passata, presente e futura.

La Mediazione Familiare si svolge in presenza dei coniugi, ma, in alcuni momenti, la presenza dei figli può rendere più efficace il percorso, perché consente di dar voce ai loro desideri e alle loro paure, favorendo, di conseguenza, l’elaborazione di accordi genitoriali più consoni. 

Per Mediazione Familiare si intende “un processo collaborativo di risoluzione del conflitto”, in cui le coppie  o le famiglie in crisi sono assistite da un soggetto terzo imparziale, il Mediatore, per comunicare l’una con l’altra e trovare una risoluzione accettabile per entrambi.

Tra gli obiettivi della mediazione familiare vi è anche il raggiungimento della co-genitorialità ovvero la salvaguardia della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli, in special modo se minori.

Come funziona la Mediazione Familiare:

Il Mediatore Familiare è un professionista specializzato, formato e certificato che in qualità di  terzo neutrale, viene incaricato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale.

La mediazione familiare: in quali casi è utile richiederla.

Durante una fase di separazione, i sentimenti negativi che tendenzialmente accompagnano le coppie più conflittuali, ostacolano il mantenimento di un dialogo costruttivo con l’ex partner.

Pensiamo ad esempio a quante volte abbiamo sentito la classica frase: “Io non ci parlo con te, rivolgiti al mio avvocato!”, ma l’interrompere il dialogo è davvero la soluzione migliore per una coppia?

Il separarsi è un evento stressante che porta ad una riorganizzazione della vita dei soggetti coinvolti. Ci sono molti aspetti pratici e logistici da gestire e sui quali accordarsi. A questi si affiancano le emozioni da gestire, quelle più irruente e distruttrici oltre ad una dose non indifferente di stanchezza.

Un percorso di Mediazione Familiare può risultare utile in questi casi e si può iniziare in diversi momenti della separazione e del divorzio poiché si adatta alle differenti esigenze espresse dalle diverse tipologie di coppie.

La Mediazione Familiare nasce e si sviluppa in un contesto storico-sociale nel quale le separazioni sono all’ordine del giorno e l’affidamento condiviso è la norma, quindi diviene fondamentale trovare nuovi accordi nell’essere buoni genitori anche se non si è più coppia affettiva.

In quali casi è possibile richiederla

Possono farne richiesta  coppie in crisi, quando uno dei due partner è deciso per la separazione e l’altro non l’accetta o laddove la decisione di separarsi è chiara per entrambi; coppie separate di fatto con una conflittualità aperta sui termini di affidamento dei figli e/o sulla questione economica; coppie separate legalmente le cui condizioni di separazione risultano di difficile attuazione o non vengono rispettate o nel caso in cui gli accordi presi in Tribunale, ormai inadeguati alle mutate condizioni di vita, devono essere aggiornati o modificati.

La Mediazione Familiare si rivolge principalmente a coppie con figli. Uno degli obiettivi principali è la riorganizzazione delle relazioni familiari in un’ottica di continuità genitoriale con particolare riguardo all’interesse dei figli. In questi casi non si parla proprio di Mediazione, ma possono essere attuati interventi mirati a trattare temi quali espressione delle emozioni legate alla separazione; elaborazione del lutto della separazione; problemi economico-patrimoniali; gestione del conflitto e riapertura dei canali comunicativi.

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